1. Non ci siamo! Non è mai troppo tardi però per cambiare, quindi mettiti al lavoro!
2. C'è ancora tanta strada da fare, ma non mollare!
3. Qualche risultato si intravede ma hai ancora margini di miglioramento!
4. Sei a buon punto… continua nella giusta direzione!
5. Complimenti... Continua così!
Scopri di più con gli approfondimenti di Slow Food
I grandi cambiamenti partono dai gesti quotidiani, perché ciascuno di noi può fare molto, innanzi tutto ripensando il proprio approccio al cibo e adottando abitudini sostenibili.
Quando nel tuo locale acquistate le materie prime, scegliete di utilizzare un prodotto, preparate il vostro menu, le vostre azioni hanno conseguenze importanti sul pianeta.
Per esempio…
1. Lo sai che
Negli ultimi decenni il consumo di legumi è diminuito drasticamente: il regime alimentare moderno è basato infatti su un maggior uso di proteine animali e i ritmi di vita di oggi orientano le nostre scelte verso cibi che richiedono tempi più brevi di preparazione e cottura. Eppure, i legumi vantano un notevole e peculiare valore nutritivo e non dovrebbero mancare nella dieta quotidiana. Sono ricchi di antiossidanti e fibre, privi di colesterolo, aiutano a prevenire malattie cardiovascolari e diabete. Una dieta ricca di legumi fa bene alla salute di tutti e giova al pianeta! Scegliere più legumi e ridurre la carne comporta un risparmio notevole di emissioni di gas serra. Inoltre, la coltivazione dei legumi richiede poca superficie, e quella poca viene resa più fertile grazie alla loro capacità di fissare nel terreno l’azoto, elemento nutritivo del suolo.
Il consiglio di Slow Food
Il nostro consiglio è di mangiare più legumi, alternando specie e varietà diverse. Fagioli, piselli, lenticchie, fave, cicerchie e lupini presentano una straordinaria varietà di tipologie, coltivate in piccole realtà territoriali, mantenute in vita dalle tradizioni gastronomiche regionali. In questo modo tuteli la biodiversità. E se sostituisci la carne con un piatto di legumi, contribuisci anche a ridurre le emissioni di gas serra!
Vuoi saperne di più?
Scopri qui tutti i legumi tutelati dal progetto dei Presìdi Slow Food e qui quelli saliti a bordo dell’Arca del Gusto. Slow Food, attraverso la rete Slow Beans, lavora per la salvaguardia dei legumi e per l’incremento del loro consumo con iniziative di promozione e momenti di educazione e campagne
2. Lo sai che
Gli attuali consumi di carne in Occidente sono insostenibili. Negli ultimi anni sono cresciuti in modo esponenziale in America e in Europa, e sono aumentati in Cina (di circa 15 volte negli ultimi 50 anni), in India e, in generale, nei Paesi in cui cresce una nuova classe media e in cui si registra una forte crescita demografica. Le stime sul futuro non ci aiutano e se, come sostiene la Fao, il consumo globale di carne raddoppiasse entro il 2050, ovvero da oltre 250 milioni a 500 milioni di tonnellate di carne consumate ogni anno, il sistema non reggerebbe, anche perché nei Paesi che consumano più carne l’allevamento è industrializzato e quindi molto impattante dal punto di vista ambientale. Infatti, il 14,5% delle emissioni di gas serra è causato proprio dagli allevamenti industriali intensivi e dalle filiere connesse all’allevamento, da carne e da latte. Un terzo delle terre coltivate nel mondo è usato per coltivare un miliardo di tonnellate di mangimi, soprattutto soia e mais, ovvero destinato al consumo animale. Queste colture necessitano di pesticidi e fertilizzanti chimici che distruggono la biodiversità del suolo, riducendo la fertilità nel tempo.
Il consiglio di Slow Food
Il nostro consiglio è di limitare il consumo di carne… e di scegliere carne da allevamenti sostenibili.
Vuoi saperne di più?
Con la campagna “Allevare rispettando gli animali e la terra si può”, Slow Food invita a preferire consumi ragionati e fare scelte pensando anche all’impatto sull’ambiente, a scegliere carni da allevamenti che rispettano il benessere degli animali, del territorio e alla tutela del lavoro. Se vuoi scoprire i consigli di Slow Food per un consumo consapevole della carne puoi scaricarli qui.
3. Lo sai che
Acquistare ingredienti e materie prime, dove possibile, direttamente da chi li produce è una buona pratica perché ci offre la possibilità di fare domande, conoscere meglio cosa abbiamo acquistato e, quindi, scegliere con più consapevolezza da chi rifornirci. Inoltre, fare la spesa dai produttori ci fa conoscere il territorio, ci garantisce di rispettare la stagionalità dei prodotti e ci permette di sostenere l’economia del nostro territorio.
Il consiglio di Slow Food
Il nostro consiglio è di acquistare soprattutto in forma diretta da produttori locali: in questo modo ci guadagna anche l’ambiente, perché il cibo acquistato direttamente viaggia meno e quindi consuma meno CO2; meno imballaggi significa poi minor produzione di plastica e bioplastica con conseguente risparmio di risorse per realizzarla.
4. Lo sai che
Il sistema alimentare mondiale è responsabile del 29% delle emissioni di gas serra, eppure ogni anno, secondo la Fao, sprechiamo, senza pensarci troppo, un terzo del cibo che produciamo. Come se il 28% della terra fosse coltivata inutilmente… perché i suoi prodotti sono buttati via.
Nel mondo della ristorazione avanzare cibo purtroppo è molto diffuso. Affinché questo non diventi uno spreco è buona pratica dare nuova vita agli avanzi, trasformandoli in piatti del recupero. Le ricette della tradizione gastronomica regionale italiana e non solo non mancano e possono aiutare a dare gusto a una pietanza che può essere stata avanzata! E permettiamo ai nostri clienti di portare a casa cibo e bevande che non hanno terminato: in questo modo loro avranno un pasto già pronto e noi eviteremo di buttare.
Il consiglio di Slow Food
Il nostro consiglio è di riutilizzare gli scarti e gli avanzi. In questo modo contribuirai a contenere l’energia usata per produrre e trasportare ulteriore cibo e a ridurre suolo coltivato per produrre cibo supplementare.
5. Lo sai che
La consapevolezza anche dei clienti circa la necessità di consumare maggiori porzioni di frutta e verdura è ormai un dato di fatto. Ma quale frutta e verdura offriamo noi? Non tutti i frutti e gli ortaggi sono uguali… certamente noi possiamo fare la differenza scegliendo prodotti coltivati localmente e di stagione, ovvero raccolti al giusto momento di maturazione. Questo garantisce un minor impatto sul pianeta, ma anche un miglioramento della dieta delle persone, perché gli alimenti sono più gustosi e contengono più micronutrienti. Inoltre, è bene scegliere le varietà locali perché si sono adattate nel tempo al clima e al territorio, sono più rustiche e hanno meno bisogno di trattamenti, acqua e fertilizzanti. Una maggiore biodiversità nei campi significa anche un ambiente che offre fonti varie di cibo ad animali e insetti.
Il consiglio di Slow Food
Quindi il consiglio è di rifornirti di frutti e ortaggi di stagione, locali e coltivati in modo sostenibile e di evitare quelli che hanno fatto troppi chilometri per arrivare fino a noi. In questo modo garantisci minor trasporto di cibo dal luogo di produzione a quello del consumo e minor utilizzo di combustibile per riscaldare le serre che fanno crescere prodotti fuori stagione. E se scegli prodotti del territorio, puoi influenzare i produttori che saranno più orientati a coltivare in maniera sostenibile e a selezionare cultivar locali.
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6. Lo sai che
I cereali rappresentano la coltura più diffusa nel mondo e il cibo quotidiano per miliardi di persone. La selezione e l’incrocio delle piante ha come obiettivo raccolti migliori e costanti nel tempo, ma nel XX secolo il crescente fabbisogno di cereali spinge la ricerca a trovare varietà, tecniche e modalità di coltivazione in grado di garantire una maggiore produttività. Con il miglioramento genetico compaiono in campo varietà super produttive, dette “moderne”, che scalzano quelle tradizionali e riducono il numero delle varietà coltivate, con un’enorme perdita in termini di biodiversità. Per mantenere alti i livelli di produzione, inoltre, si fa un ricorso sempre più spinto alla chimica di sintesi, depauperando progressivamente i suoli e la loro fertilità, distruggendo l’enorme biodiversità presente nel sottosuolo, dove una miriade di microorganismi unicellulari e altri piccoli esseri viventi contribuiscono a rigenerare l’ecosistema e ripristinare la capacità produttiva della terra.
Il consiglio di Slow Food
Il consiglio è di scoprire sul tuo territorio quali “grani tradizionali” o vecchie varietà locali si coltivano. Si tratta di varietà che si sono sviluppate nel tempo in un territorio specifico e hanno un legame con le popolazioni che hanno abitato quel territorio. Solo per quanto concerne la penisola italiana, parliamo di oltre 500 denominazioni di vecchie varietà. Numerose aziende agricole stanno recuperando le varietà locali, abbandonate da lungo tempo, che hanno caratteristiche qualitative di assoluta eccellenza. Alcune di queste aziende sono in grado di chiudere l’intera filiera produttiva, producendo così farine, pane, pasta e altri prodotti da forno.
Vuoi saperne di più?
Se vuoi conoscere questo patrimonio di biodiversità scopri la rete Slow Grains di Slow Food.
7. Lo sai che
Perché le nostre diete alimentari siano sostenibili devono basarsi in prevalenza su prodotti vegetali, integrali, freschi, coltivati secondo pratiche agroecologiche e prevedere la riduzione del consumo di carne e formaggi, privilegiandone però la qualità. Ma cosa si intende per formaggio di qualità? Per fare il formaggio bastano tre ingredienti: latte, caglio, sale. Eppure, nel mondo, esistono oltre 2 mila tipi di formaggi, diversi per forma, colore, sapore. La differenza più importante è a monte, tra i formaggi industriali – slegati dal territorio, fatti con latte pastorizzato e fermenti di sintesi –, e le produzioni artigianali a latte crudo.
Il consiglio di Slow Food
Se vuoi offrire un formaggio di qualità ai tuoi clienti allora: evita i formaggi prodotti con i latte di allevamenti industriali e scegli quelli di aziende agricole che hanno a cuore il benessere dei loro animali. Chi alleva gli animali al pascolo e somministra un’alimentazione a base di erba e fieno rispetta l’ambiente e produce formaggi più salubri e buoni, con la ricchezza aromatica e i profumi delle erbe del territorio. I formaggi di queste produzioni sono più buoni per te, per gli animali e per l’ambiente. Scopri i formaggi prodotti dalle piccole aziende agricole, in primis quelle della tua regione! Cerca formaggi senza fermenti industriali che sono prodotti dalle multinazionali, facilitano la produzione di un formaggio senza difetti, ma allo stesso tempo omologano il gusto. Prediligi formaggi a latte crudo perché conservano l’integrità aromatica e nutrizionale del latte e, per questo motivo, al palato sono più buoni.
8. Lo sai che
Il consumo di energia è una delle principali cause della crisi climatica. L’85% circa dell’energia mondiale è prodotta a partire da fonti non rinnovabili, in generale da combustibili fossi come il carbone e il petrolio, che sono la più grande causa di emissioni di CO2, responsabile del riscaldamento globale. Le emissioni di gas serra provengono per oltre il 73% dall’energia.
Un’ampia fetta dell’attuale consumo di energia è da imputare a elettrodomestici e apparecchiature tecnologiche.
Il consiglio di Slow Food
Passa all’energia pulita: acqua, vento, sole forniscono energia sostenibile per l’ambiente. Sono fonti rinnovabili e per questo si rigenerano senza esaurirsi. Scegli elettrodomestici ad alta efficienza energetica; attiva lavapiatti con programma Eco e a pieno carico (durano di più ma consumano di meno). Ricorda: il modo più semplice per ridurre gli sprechi energetici è spegnere le apparecchiature quando inutilizzate e staccare le spine (caricabatteria e alimentatori inseriti nelle prese consumano comunque energia!). Usa lampadine a LED, che consumano meno, e sfrutta al massimo la luce solare: l’efficienza energetica delle lampadine LED si traduce anche in risparmio economico. Inoltre, recenti studi hanno dimostrato che la luce solare migliora l’umore, rendendole persone più allegre, produttive, tranquille e ottimiste.
9. Lo sai che
L’acqua è una risorsa limitata: si stima che entro il 2025 due terzi della popolazione dovrà affrontare problematiche legate alla sua scarsità. L’acqua dolce rappresenta solo l’1% delle riserve mondiali
Il consiglio di Slow Food
Vai alla sorgete: scegli un’acqua con fonte prossima al tuo locale, possibilmente in vetro a rendere, o installa un depuratore per ridurre l’uso di imballaggi e i costi di trasporto, con conseguente beneficio ambientale sia per il ridotto uso di risorse sia per i costi di smaltimento. Recupera l’acqua in sala: svuota bicchieri o mezze bottiglie non consumate dagli ospiti nelle piante o offrila agli amici a quattro zampe (se ammessi). Se non li hai, installa i riduttori di flusso per i rubinetti: non è solo una scelta etica ma vi farà anche risparmiare sulla bolletta. Con l’installazione di questi dispositivi si arriva ad un risparmio del 40-50% di acqua.
E per finire… Stop al monouso: meno materiale usa e getta significa meno rifiuti e meno spreco di risorse. Se ti è possibile, usa piatti, posate, tovaglie e tovaglioli riutilizzabili, dopo il lavaggio per il quale è bene usare detergenti ECO: i detergenti biodegradabili rispettano l’ambiente e … proteggono le tubature.